Nell’articolato mosaico della lotta all’evasione alla fine tutto si lega. Così a scorrere il provvedimento con cui l’Agenzia delle entrate ha stilato l’elenco di tutti i fattori di rischio per arrivare a mettere sotto controllo chi fa finta di vivere all’estero ma, in realtà, se ne resta in Italia sfruttando solo la tassazione più vantaggiosa oltreconfine, si intravede come un assist arrivi anche dallo spesometro. Una comunica-zione che da quest’anno subisce un restyling notevole. E il restyling è stato previsto proprio nel Decreto fiscale che, oltre a riaprire la voluntary disclosure, ha previsto a carico dei Comuni l’obbligo di comunicare alle Entrate i dati di chi ha richiesto l’iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) a partire dal 1° gennaio 2010. In pratica, un flusso informativo che sarà la base di una piramide rovesciata con cui arrivare a stanare i finti emigrati.