Notizia

Se si violano le norme sulla sicurezza sul lavoro, le agevolazioni contributive sono revocate

Pubblicato il 12 settembre 2017 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

Secondo la Corte di Cassazione sezione Lavoro, la mancata comunicazione alla ASL e all’Ispettorato del lavoro della designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione in ambito aziendale non costituisce una semplice violazione formale, con la conseguenza che essa comporta la revoca delle agevolazioni contributive.


Ad una società a responsabilità limitata veniva notificata una cartella di pagamento avente ad oggetto il recupero di una somma a favore dell’Inps per indebita fruizione degli sgravi contributivi per il triennio 2002/2004. In particolare, dopo un infortunio mortale di uno dei dipendenti dell’azienda, l’ente previdenziale, in sede di accertamento ispettivo, rilevava in capo alla srl l’omessa comunicazione alla ASL e all’Ispettorato del lavoro competente del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. A seguito di impugnazione dell’atto impositivo, il Tribunale competente dava ragione alla società contribuente; successivamente, la Corte d’appello riformando la sentenza di primo grado, rigettava l’opposizione alla cartella.


Pertanto, la srl proponeva ricorso per Cassazione, ritenendo che l’inosservanza delle misure di sicurezza non comportava la perdita degli sgravi.

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con sentenza n. 21053, depositata l’11 settembre 2017, ha rigettato il ricorso della azienda.

In particolare, i giudici di legittimità hanno affermato il principio secondo cui il mancato rispetto della prescrizione relativa alla comunicazione alla ASL e all’Ispettorato del lavoro della designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione non si configura come mera violazione formale; di conseguenza, l’inosservanza delle norme sulla sicurezza del lavoro, comporta la revoca delle agevolazioni contributive.

La L. n. 448/1998 prevede per i nuovi assunti negli anni 1999,2000 e 2001, lo sgravio in misura totale dei contributi dovuti all’Inps a loro carico per un periodo di tre anni dalla data di assunzione del singolo lavoratore; stabilisce inoltre, che dette agevolazioni si applicano a condizione del rispetto delle prescrizioni sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori previste dal D.Lgs. n. 626/1994. La normativa citata, in altre parole, è volta ad incentivare l’allargamento della base occupazionale, ma sul presupposto che l’impresa sia rimasta immune da condotte assunte in violazione di disposizioni di presidio fiscale o attinenti alla sicurezza, situazione questa che non si è verificata nel caso in esame.

Prossime scadenze

Calendario
Scadenza del 21 luglio 2025
Mod. REDDITI 2025 persone fisiche

Proroga Soggetti ISATermine entro il quale effettuare i versamenti relativi a:   saldo IVA 2024 con maggiorazione dell’1,6% (0,4% per mese o frazione di mese dal 16.3);IRPEF (sald...

Scadenza del 21 luglio 2025
Mod. REDDITI 2025 società di persone

Proroga Soggetti ISATermine entro il quale effettuare i versamenti relativi a:saldo IVA 2024 con maggiorazione dell’1,6% (0,4% per mese o frazione di mese dal 16.3);imposta sostitutiva 18% + 3% ...

Scadenza del 21 luglio 2025
Mod. REDDITI 2025 Società di capitali ed enti non commerciali

Proroga Soggetti ISATermine entro il quale effettuare, da parte dei soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare, i versamenti relativi a:saldo IVA 2024 con maggiorazione dell&rsquo...

Scadenza del 21 luglio 2025
Affrancamento “straordinario” riserve in sospensione d’imposta

Proroga Soggetti ISAVersamento prima rata imposta sostitutiva dovuta (10%) per l'affrancamento del saldo attivo di rivalutazione / fondi / riserve in sospensione d’imposta esistenti ne...