Niente sanzioni per l’errata trasmissione dello spesometro relativo al primo semestre 2017 a condizione che i dati esatti siano inviati entro il 28 febbraio 2018. Questa una delle principali novità contenute nell’emendamento al decreto fiscale sullo spesometro, approvato in Commissione Bilancio al Senato nella giornata di giovedì. Per l’errata o incompleta trasmissione dello spesometro, l'articolo 11, comma 2-bis, D.Lgs. 471/1997, si applica una sanzione pari a 2 euro per ogni fattura errata con un massimo di 1.000 euro per ogni trimestre, ridotta alla metà (1 euro con un massimo di 500 euro per trimestre) se la correzione avviene nei primi 15 giorni. Se l’emendamento verrà confermato, per gli errori effettuati nel primo invio, tali sanzioni potranno essere evitate trasmettendo i dati corretti entro il prossimo 28 febbraio 2018; entro tale data, si ricorda, dovranno essere inviati i dati relativi al secondo semestre. La non applicazione delle sanzioni riguarda anche coloro che hanno esercitato l'opzione per l’invio dei dati delle fatture ai sensi dell’articolo 1, D.Lgs. 127/2015.