La cassa in rosso apre le porte all’accertamento induttivo; è inattendibile la contabilità dalla quale risulti un valore negativo del denaro in cassa, segno evidente di spese mai sostenute e quindi di ricavi non dichiarati. La Corte di Cassazione, con sentenza n. 25289/2017 ribalta la decisione di merito della commissione regionale e legittima l’accertamento dell’ufficio semplicemente fondato sull'anomalia contabile riscontrata.