Anche il socio può essere condannato per il reato di indebita restituzione dei conferimenti. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza n. 53832 della Sesta sezione penale depositata ieri. La pronuncia respinge così il ricorso presentato dai soci di una società calcistica contro il sequestro preventivo di svariate somme di denaro. Tra i motivi dell’impugnazione aveva trovato posto la contestazione della qualifica soggettiva richiesta dal reato disciplinato dall’articolo 2626, cod. civ.. Si sottolineava infatti che la persona nei confronti della quale era stata disposta la misura cautelare era in realtà solo socio e non amministratore della società.