La Legge di bilancio per il 2018 (205/2017) ha modificato la disciplina degli interessi passivi per le società con partecipate estere e per le Sim, con effetti penalizzanti che si produrranno già nelle prossime dichiarazioni dei redditi (modello Redditi 2018 relativo al 2017). Per le holding italiane che posseggono partecipazioni in società non residenti controllate diminuisce, dal 2017, l'importo massimo deducibile degli interessi passivi a causa dell'eliminazione della norma che consentiva di tenere conto, nel calcolo del Rol, anche dei dividendi incassati relativi a tali partecipazioni. Le Sim potranno, invece, dedurre gli interessi passivi, già dal reddito dello scorso anno, nella misura del 96%. La modifica normativa consente di ottenere un recupero di gettito di 145,2 milioni nel 2018 e di 83 milioni di euro in ciascuno dei quattro anni successivi. Nella Relazione illustrativa è precisato che tale modifica «è coerente con i principi desumibili dall'articolo 4, Direttiva 2016/1164/UE» (cosiddetta Anti tax avoidance directive, Atad 1), recepita dalla Legge delega 163/2017 e alla quale gli Stati membri devono uniformarsi entro il 31 di-cembre 2018. Nell'articolo 4 è stabilito, per la deducibilità degli interessi, il limite del 30% dell’Ebitda, senza fare riferimento ai dividendi.