Uno degli aspetti di grande interesse per le imprese riguarda la proroga dell’agevolazione per gli investimenti. La proroga della maggiorazione del 150% per i beni materiali Industria 4.0 (e del 40% per gli immateriali) riguarda tutti gli investimenti effettuati nel 2018. Per beneficiare della maggiorazione del 40% degli ammortamenti, l’impresa deve aver assunto lo status di soggetto agevolabile, e cioè che possa beneficiare del bonus per l’acquisto di beni materiali. Non è necessario, come già chiarito in passato, che il bene immateriale sia relativo a quello materiale che fruisce dell’agevolazione. In situazioni più complesse si arriva a concludere che la presenza di un bene materiale agevolato rende applicabile il bonus a tutti i beni immateriali (elencati nella tabella B) acquistati. La L. 205/2017 ha introdotto la possibilità di continuare a fruire del beneficio degli iperammortamenti anche nel caso in cui il bene agevolato venga ceduto, purché sia sostituito da un investimento con caratteristiche analoghe. Le Entrate ricordano innanzi tutto che la cessione anticipata del bene non comporta la revoca dell’agevolazione, ma semplicemente l’impossibilità di continuare a fruirne. In secondo luogo, il tenore letterale delle disposizioni di legge conduce a due conclusioni: la possibilità di continuare con gli iperammortamenti dopo la sostituzione riguarda anche i beni agevolati acquistati nel 2017; questa salvaguardia non riguarda i beni immateriali. Il requisito fondamentale per beneficiare della maggiorazione del 150 % è l’interconnessione del bene, ovvero la sua capacità di scambiare informazioni con sistemi interni e/o esterni attraverso un collegamento basato su specifiche, documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute. È necessario che questo collegamento sia diretto, secondo protocolli informatici: la presenza di un operatore umano nella gestione del flusso di informazioni fa venire meno il requisito per gli iperammortamenti.