I costi sostenuti a fronte di fatture soggettivamente false sono deducibili a meno che l’imprenditore non sia già finito sotto processo penale. Sono infatti applicabili, anche d'ufficio, le norme contenute nel cosiddetto decreto semplificazioni (D.L. 16/2012). La Cassazione (ordinanza n. 1337/2018) ha accolto il ricorso di una società alla quale era stato notificato un accertamento per le maggiori imposte calcolato con metodo induttivo.