Con alcune recenti pronunce, la Corte di Cassazione è tornata a fare il punto su crisi di liquidità e reati fiscali. A distanza di più di 4 anni dalla sentenza n. 37425/2013, con la quale le Sezioni unite avevano statuito che per la configurazione del reato di omesso versamento di ritenute certificate è sufficiente il dolo generico, ossia la coscienza e la volontà di non versare all’Erario le ritenute effettuate nel periodo considerato, la giurisprudenza di legittimità ha via via precisato la portata effettiva dell'elemento soggettivo del reato in esame. In particolare con la sentenza n. 6737/2018 la Corte ha escluso che il dolo da evasione possa essere scisso, in particolari casi di crisi dove i lavoratori sarebbero privati dei loro mezzi di sostentamento, dalla consapevolezza della illiceità della condotta che viene investita dalla volontà.