Dopo le necessarie modifiche alle istruzioni per la compilazione dei modelli Intrastat, arrivano i primi chiarimenti. L’Agenzia delle dogane è intervenuta con un documento di riepilogo. Si sottolinea che, per i soggetti passivi Iva che hanno realizzato nell’anno precedente (o presumono di realizzare nell’anno in corso, in caso di inizio degli scambi intraUE) un valore delle spedizioni superiore a 20 milioni di euro, permane l’obbligo di indicare nell’Intra 1-bis (cessioni di beni) i dati relativi al valore statistico, alle condizioni di consegna e al modo di trasporto delle merci. Ma la cosa più interessante è che tale obbligo è conservato anche in capo ai contribuenti che non hanno compilato la colonna 4 (parte «fiscale» del modello), che si riferisce all’ammontare delle operazioni in euro. Le stesse considerazioni valgono per gli acquisti intraUE di beni. L’altra riflessione da fare riguarda il calcolo della periodicità. Sono soprattutto i trimestrali a dover stare attenti e tenere sotto controllo continuo il volume degli scambi e delle prestazioni di servizi intraUE