Per la Suprema corte la recente modifica non può qualificarsi come interpretativa. La nuova versione dell’articolo 20 del registro, sull’interpretazione degli atti, non può essere applicata retroattivamente in quanto non è una disposizione che interessa la collettività e non può qualificarsi come interpretativa. A confermare questa rigorosa interpretazione, espressa meno di un mese fa, è sempre la Corte di Cassazione con la sentenza n. 4407 depositata ieri.