Le perdite che la società consegua non intaccano gli strumenti finanziari partecipativi (Sfp) che la società stessa abbia emesso: è questa, in sintesi, la conclusione di una delle nuove - e più rilevanti - massime elaborate dai notai di Firenze. Il nuovo principio di comportamento dei notai fiorentini ha infatti come oggetto gli strumenti finanziari partecipativi e la loro sorte nel caso in cui la società si venga a trovare in una situazione di deficit patrimoniale: il ragionamento svolto nella massima conduce dunque a ritenere che nello statuto della Spa può essere contenuta una previsione secondo la quale gli Sfp - destinati a rafforzare il patrimonio sociale in quanto privi di diritto al rimborso del relativo apporto - conservino, in tutto o in parte, inalterati i propri diritti patrimoniali e amministrativi anche qualora la riserva del patrimonio netto costituita a seguito della sottoscrizione di tali strumenti finanziari partecipativi sia stata erosa da perdite.