Nessuna chance al ricorso di legittimità proposto per ottenere la restituzione dell’immobile ceduto dall’impresa costruttrice poi fallita per il quale si era sottoscritto un preliminare e pagato il corrispettivo con possesso immediato nel bene. Intanto, l’acquirente promissario è consapevole dell’altruità del bene anche se è immesso nel possesso in virtù del preliminare e del pagamento del prezzo. Poi, la presuntiva conoscenza dello stato d’insolvenza dell’imprenditore dipende dalla scelta discrezionale del curatore che il giudice di legittimità, purché motivata, non può valutare. Così la Cassazione, n. 4508/2018.