L’adozione del metodo della commessa completata per la valutazione delle commesse ultrannuali genera un doppio binario fra valori civili e fiscali. Non trova, infatti, applicazione il principio di derivazione rafforzata introdotto per i soggetti Oic adopter, diversi dalle micro imprese. Trova invece applicazione l’articolo 93, Tuir, in base al quale le rimanenze finali delle opere con tempo di esecuzione ultrannuale concorrono alla formazione del reddito d’impresa non al momento della loro ultimazione, bensì esercizio per esercizio, per un importo determinato sulla base dei corrispettivi pattuiti, cioè in misura proporzionale alla percentuale di avanzamento dei lavori misurabile al termine di ciascuno degli esercizi interessati dall’esecuzione delle opere. Si tratta di un orientamento confermato dall’Agenzia delle entrate in occasione dell’edizione 2018 di Telefisco. Un doppio binario si genera anche in caso di commesse infrannuali valutate in bilancio con la percentuale di completamento, cioè sulla base dei corrispettivi; in questo caso, infatti, ai fini fiscali rileva il comma 6, articolo 92, Tuir che prevede necessariamente una valutazione in base alle spese sostenute nell’esercizio.