Non vanno automaticamente escluse dai soggetti comparabili tutte le società che, per occasionali periodi di imposta, si presentino fisiologicamente in perdita, a condizione, ovviamente, che la perdita non sia espressione di un fenomeno patologico. È una delle indicazioni che emerge dal documento Assonime n. 4/2018, in risposta alla consultazione pubblica dello schema di decreto in materia di prezzi di trasferimento. L’associazione osserva che le linee guida Ocse prevedono che l’impresa indipendente, per essere considerata comparabile, non deve presentare perdite «ricorrenti». In sede di verifica si assiste al contrario alla sistematica esclusione di soggetti in perdita (a volte anche per un solo anno) dalla selezione di quelli comparabili.