Non esiste nel nostro ordinamento un generico principio di affidamento. L’interpello infatti interessa esclusivamente il singolo contribuente che ha formulato l’istanza e questioni specifiche. Ne consegue che è legittima la censura a una società che si sia uniformata a una risposta di una Direzione regionale, su un caso analogo, ma richiesta da altro contribuente. A fornire questo principio è la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9719 depositata ieri.