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L’integrazione tardiva non blocca il ricorso

Pubblicato il 21 aprile 2018 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

La tardività della dichiarazione integrativa non pregiudica l’eventuale correzione dell’errore: il giudice, infatti, deve valutare la fondatezza della pretesa, a prescindere dai termini e dalle modalità di presentazione della dichiarazione rettificativa, basandosi sui documenti prodotti in giudizio. A fornire questo importante chiarimento è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 9849 depositata ieri.

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