La dichiarazione dei redditi, in quanto mera esternazione di scienza, non ha valore confessorio e, pertanto, non costituisce fonte dell’obbligazione tributaria, ma è sempre emendabile per rettificare l’errata esposizione degli importi dovuti in corrispondenza dei righi del modello dichiarativo. È questo il principio affermato dalla CTR di Milano nella sentenza n. 3374/19/2017.