L’Amministrazione non può disconoscere la deduzione della perdita su crediti solo perché l’imprenditore avrebbe dovuto agire diversamente per recuperare le proprie spettanze: il Legislatore, infatti, non ha subordinato la deducibilità a seconda delle cause che l’hanno generata, ma alla sussistenza di elementi certi e precisi sul valore dedotto. Così la Cassazione con l’ordinanza n. 10643 depositata ieri.