È sempre tempo di proroghe. Anche l’efattura prova a «imbarcarsi» sul decreto Alitalia (atto Senato 297) per un debutto più soft dell’obbligo che partirà dal prossimo 1° luglio. Pronto, infatti, l’emendamento; molto probabilmente la modifica sarà inserita nel D.L. sulla crisi della compagnia aerea. Non si tratterà di una proroga secca del termine del 1° luglio, data fissata dall’ultima Legge di Bilancio per il debutto dell’e-fattura in riferimento all’acquisto di carburanti da parte delle partite Iva e ai subappalti PA. In realtà il correttivo parlamentare punta a mantenere un doppio regime. L’utilizzo della scheda carburante andrà definitivamente in soffitta solo dal 1° gennaio 2019, quando la fattura elettronica diventerà obbligatoria per tutte le operazioni tra privati. Quindi chi vorrà continuare a usare la scheda carburanti, che consente di accedere alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi nella dichiarazione dei redditi, potrà continuare a farlo per tutta la seconda metà del 2018 senza incorrere in alcuna sanzione. Allo stesso tempo, il nuovo sistema della fatturazione elettronica potrà comunque essere utilizzato da professionisti e imprese, ricordandosi però che in questo caso per ottenere detrazione Iva e deduzione dei costi bisognerà pagare con strumenti tracciabili diversi dal contante individuati dalle Entrate con il provvedimento del 4 aprile scorso. Ma con un vantaggio in più. L’emendamento conferma il credito d’imposta del 50% riconosciuto già dalla manovra 2018 ai distributori di carburanti del totale delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con carte di credito o bancomat dal 1° luglio.