Verifiche fiscali sulla base dei dati antiriciclaggio. È questo uno dei principali riflessi che arriveranno dall'approvazione, in via definitiva ieri, da parte del CdM della Direttiva (UE) 2016/2258 recante modifica alla Direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda l'accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio. L’Amministrazione finanziaria dunque potrà avvalersi, per la costruzione degli accertamenti fiscali, anche delle informazioni che attualmente vengono archiviate e conservate dai professionisti durante la procedura di adeguata verifica della clientela. Quindi non solo delle trasmissioni di quegli elementi che configurano indici di sospetto e diventano segnalazioni di operazione sospette. Nell'ultimo semestre 2017, all’Uif (Unità di informazione finanziaria) di Banca di Italia sono state trasmesse 44.617 Sos. Un ulteriore patrimonio informativo che sarà visionabile per l’equiparazione che la normativa comunitaria ormai fa tra contrasto ai proventi del riciclaggio e contrasto all'elusione fiscale.