L'imprenditore non può essere condannato per falso in bilancio soltanto perché ha omesso di esporre un dato contabile di importo rilevante. È infatti necessaria la prova dei raggiri e del profitto, in una parola, del dolo. La Cassazione, con la sentenza n. 21672/2018, ha accolto il ricorso di un manager abruzzese.