Il prospetto delle riserve, inserito nel quadro RS del modello Redditi SC, quest’anno presenta alcune novità. In primo luogo, va messo in risalto che è stato aggiunto un rigo (RS 136) per evidenziare l’ammontare delle riserve di utili prodotte dopo il 2007 ed entro il 2016. L’inserimento è stato necessario per il fatto che l’attuale regime fiscale delle riserve comporta una divisione in 3 masse: le riserve prodotte fino al 2007, che se distribuite al socio qualificato generano concorso all’imponibile per il 40%; le riserve prodotte dal 2008 al 2016, che concorrono alla formazione dell’imponibile per il 49,72%; le riserve di utili prodotte nel 2017 che partecipano all’imponibile nella misura del 58,14%. Quando viene corretto un errore eseguito in anni precedenti, la correzione comporta (se si tratta di omissione di componenti positivi) la rilevazione di una riserve che va trattata fiscalmente quale utile dell’anno in cui l’errore è stato commesso. Unica soluzione praticabile è incrementare il rigo generale delle riserve di utile e poi partire con un saldo iniziale delle riserve 2016 superiore a quello finale dell’anno precedente: ciò provoca un disallineamento tra saldo finale e saldo iniziale che andrà adeguatamente motivato in caso di richiesta di chiarimenti. Un secondo tema da risolvere è dove collocare le riserve di utile che distribuite ai soci non producono alcun dividendo tassabile.