L’INAIL ha reso disponibile (29 maggio 2018) sul proprio portale una scheda relativa alla tutela della gravidanza nei luoghi di lavoro.
In tale scheda viene rappresentata la promozione delle iniziative di educazione alla salute della donna con particolare riferimento ai fattori di rischio professionali, tenendo presente che negli anni il numero delle donne presente negli ambienti di lavoro è aumentato.
L’aumento del tasso di occupazione femminile ha portato ad un incremento delle ricerche in campo epidemiologico, che hanno permesso di riconoscere e studiare quei fattori di rischio presenti in diverse attività lavorative e che potrebbero avere effetti negativi sulla salute delle lavoratrici e/o dei loro bambini.
Nella scheda sono riportati i principali fattori di rischio correlati agli effetti sulla salute riproduttiva.
Chiarisce l’Istituto che il datore di lavoro deve - in collaborazione con il medico competente, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), consultato il rappresentate dei lavoratori per la sicurezza (RLS) - identificare le mansioni/lavorazioni vietate per la gravidanza e/o l’allattamento e deve integrare il Documento di Valutazione dei Rischi con l’analisi e l’identificazione delle operazioni incompatibili indicando, per ognuna di tali mansioni a rischio, le misure di prevenzione e protezione che intende adottare nel caso di gravidanza, ovvero:
- modifica delle condizioni di lavoro e/o dell’orario di lavoro;
- spostamento delle lavoratrici ad altra mansione non a rischio.
Qualora non sia possibile, egli dovrà fare richiesta di interdizione anticipata dal lavoro all’ITL competente.
Occorre, inoltre, informare tutte le lavoratrici in età fertile dei risultati della valutazione dei rischi e della necessità di segnalare lo stato di gravidanza non appena ne vengano a conoscenza.