La plusvalenza in dipendenza della vendita di una quota sociale sconta la tassazione anche quando non sia stato ricevuto il prezzo pattuito; in tema di imposte sui redditi, infatti, la plusvalenza fiscalmente rilevante si realizza al momento della conclusione del contratto, mentre non hanno alcun rilievo le vicende successive relative all'adempimento degli obblighi contrattuali, quali l'omessa percezione del prezzo, la sua eventuale rateizzazione, o l'estinzione dell'obbligazione successivamente intervenuta. Sono le conclusioni che si leggono nell'ordinanza n. 14848/2018 della sesta sezione della cassazione, depositata in cancelleria il 7 giugno scorso.