La determinazione sintetica del reddito complessivo del contribuente (cosiddetto redditometro), fondata sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva viene di fatto sospesa dal 2016 in poi fino a quando non verrà emanato un nuovo provvedimento secondo le nuove regole previste dal decreto dignità. Sotto il profilo squisitamente operativo le nuove disposizioni non comportano alcun cambiamento concreto in quanto, ormai da qualche anno, di fatto questi controlli non risultano più svolti dall’Agenzia delle entrate. Le nuove norme prevedono che il provvedimento sia emanato dal Mef dopo aver sentito l’Istat e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa ed alla propensione al risparmio dei contribuenti. Nelle more, il provvedimento del Mef del 16 settembre 2015, attualmente in vigore, non ha più effetto per i controlli ancora da eseguire sull’anno 2016 e successivi. Sono validi eventuali inviti notificati ai contribuenti per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento per i periodi fino al 31 dicembre 2015.