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Registro sulla cessione d’azienda: sì al calcolo che conteggia i debiti

Pubblicato il 24 settembre 2018 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

L’articolo affronta il valore da attribuire, ai fini dell’imposta di registro, all’azienda in caso di cessione. L’autore evidenzia il contrasto tra indirizzo dottrinale e giurisprudenza che, a partire dalla sentenza n. 22223/2011 afferma che «ai fini della determinazione del valore dell’atto di acquisto di un complesso aziendale» «non si debbono detrarre dal prezzo indicato nel contratto le eventuali passività trasferite unitamente al cespite». Di recente, tuttavia, la giurisprudenza di merito, con la sentenza della CTP di Modena n. 417 del 19 luglio 2018 ha affermato che la base imponibile non «considera l’accollo da parte dell’acquirente dei debiti risultanti dalle scritture contabili come una modalità di pagamento del prezzo con la conseguenza di ritenere tale valore escluso dal calcolo del valore dell’azienda ceduta»: in questo modo non si fa una «dovuta valorizzazione della solidarietà passiva dell’acquirente per i debiti aziendali» ex articolo 2560, cod. civ. perché «l’obbligazione dell’acquirente stesso non è volontaria» ma è «una conseguenza necessaria della successione nella titolarità dell’azienda il cui valore non può che essere pari alla differenza tra poste attive e poste passive».