Partendo dall’analisi dell’eliminazione, per effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018, tra partecipazioni «qualificate» e «non qualificate», l’articolo analizza i riflessi sulla tassazione dei dividendi erogati dalle società semplici. L’autore ricorda come sia stata prevista una disciplina transitoria che assicura l'applicazione del regime previgente alle distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni «qualifica-te» formatesi con utili prodotti fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2017. In merito, appare dubbio che l'applicazione di tale disciplina transitoria possa risolvere compiutamente il problema sopra enucleato, posto che per i dividendi percepiti dalle società semplici non assume rilievo la distinzione tra partecipazioni «qualificate» e non «qualificate» e, ove la norma transitoria dovesse ritenersi estensibile alle società semplici, la stessa troverebbe in ogni caso applicazione limitatamente ai dividendi derivanti da partecipazioni «qualificate».