Gli autori evidenziano come, nonostante da circa 2 anni l’indirizzo giurisprudenziale non ammetta il raddoppio dei termini di accertamento per le violazioni Irap, vi siano ancora molte cause in corso. La Suprema Corte ha escluso il raddoppio per le violazioni Irap poiché non possono avere rilevanza penale (Cassazione n. 4775/2016, n. 20435/2017, n. 1425/2018, n. 28713/2018, n. 26326/2018, n. 25975/2018, n. 24322/2018), infatti, il maggior termine per l’accertamento deve avere come necessario presupposto la commissione di un reato, elemento mai configurabile nel caso dell’Irap. In sostanza si tratta di un’imposta per la quale non sono previste sanzioni penali ed è evidente – secondo la Cassazione – che non possa operare la disciplina del raddoppio dei termini di accertamento.