Le modifiche contenute nell’emendamento approvato l’altro ieri in Commissione Finanze al Senato al decreto legge sulle semplificazioni prevedono il ripescaggio dei debitori che hanno saltato la rata del 7 dicembre della rottamazione bis: i relativi carichi possono rientrare nella rottamazione ter, ma il pagamento deve avvenire in 3 anni (2019, 2020 e 2021) anziché in 5 anni (2019, 2020, 2021, 2022 e 2023). Le persone fisiche che hanno chiesto il saldo e stralcio senza averne diritto saranno comunque ammessi automaticamente alla rottamazione ter, in presenza dei requisiti di legge, con pagamento dilazionato a quattro anni e non a otto anni. Infine, allineamento delle rate della definizione agevolata delle risorse comunitarie a quelle della rottamazione ter ordinaria.