Il Mef ha chiarito che anche i difensori dei contribuenti potranno autenticare i documenti estratti dal fascicolo processuale e, in caso di spese di lite compensate, il contributo unificato rimane tutto a carico della parte privata. Per quanto riguarda, invece, l’obbligo di restituzione da parte dell’ente impositore della metà del contributo unificato nelle ipotesi in cui il giudice tributario dispone la compensazione delle spese di lite, il Mef ha innanzitutto precisato che il contributo unificato per il processo tributario è regolato da una specifica disciplina all’interno della quale non possono trovare applicazione, neanche in via analogica, le disposizioni previste per i processi civile e amministrativo. Per il rito tributario, la Corte di Cassazione ha individuato la natura di obbligazione ex lege del contributo unificato tributario gravante sulla sola parte soccombente, soltanto nel caso di espressa sua condanna alle spese del giudizio nelle statuizioni della sentenza (Cassazione n. 2691/2016 e n. 23830/2015). A ciò consegue che la restituzione del contributo unificato a carico del contribuente può avvenire solo in ipotesi di condanna alle spese di giudizio dell’ente impositore. Quando è invece disposta la compensazione, rimangono interamente a carico della parte privata, compreso il contributo unificato.