Per i prossimi bilanci non è stato ancora risolto l’autentico rebus sui dati che la legge sulla concorrenza (L. 124/2017) prescrive di indicare in Nota integrativa (compresa quella del bilancio consolidato), con la comminatoria di restituzione delle somme ai soggetti eroganti. La norma impone la pubblicità relativa a «sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere» che le imprese hanno ricevuto da P.A. e da soggetti assimilati. Uno dei motivi di confusione risiede nella mancata individuazione dell’autorità competente ad applicare questa disposizione. Il Consiglio di Stato, con il parere n. 1449 del 1° giugno 2018, dopo aver risolto il tema della decorrenza (2018 come periodo di competenza, con rendicontazione nel 2019), formula l’interpretazione che la sanzione di restituzione delle somme riguarda solo le imprese e non gli enti, che sarebbero invece, secondo l’ordine della disposizione e il buon senso, i primi destinatari della norma. La norma è orfana di un’amministrazione che la gestisca, ma deve essere prontamente modificata. Un ultimo tema, che sta creando complicazioni riguarda le imprese individuali e le società di persone, che non avendo un bilancio con la Nota integrativa non saprebbero nemmeno come adempiere.