Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo codice della crisi di impresa sono scattati i 9 mesi entro cui un’amplia platea di Srl sarà obbligata a nominare i revisori o gli organi di controllo e, ad uniformare, se necessario, lo statuto. Il termine di nove mesi dovrebbe riguardare anche le società i cui statuti già prevedono la nomina di un sindaco/revisore unico (sempre che rientrino nei nuovi requisiti che fanno scattare l’obbligo). L’obiettivo è ottenere un precoce contrasto a situazioni di rischio per la continuità aziendale, un puntuale contrappunto all’operato degli amministratori e, in caso di inerzia da parte di questi, uno strumento di attivazione della procedura di allerta. A questo scopo crescono responsabilità e funzioni. Sarà infatti devoluta al collegio sindacale o al revisore l’iniziativa di segnalare agli amministratori la presenza di fondati indizi di crisi, concedendo loro un termine di trenta giorni per porvi rimedio, in assenza del quale lo stesso organo di controllo dovrà procedere alla segnalazione all’organismo di composizione della crisi (Ocri), attivando la procedura di allerta.