Notizia

Incentivi ricerca e sviluppo al nodo delle commesse estere

Pubblicato il 06 marzo 2019 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

La norma interpretativa introdotta dall’articolo 1, comma 72, L. 145/2018, in tema di credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, relativamente alla spettanza del beneficio in caso di ricerca commissionata da una committente estera a una società commissionaria italiana, in genere all’interno di uno stesso gruppo, necessita di chiarimenti da parte del Mise e dell’Agenzia delle entrate. La norma interpretativa chiarisce che il comma 1-bis, articolo 3, D.L. 145/2013, concernente il riconoscimento del credito d’imposta per spese di ricerca e sviluppo ai soggetti residenti commissionari che eseguono attività di ricerca e sviluppo per conto di imprese residenti o localizzate in UE, See ovvero in Stati compresi nell’elenco di cui al D.M. 4 settembre 1996 (“controparti estere qualificate”), si interpreta nel senso che ai fini del calcolo dell’agevolazione assumono rilevanza esclusivamente le spese ammissibili relative alle attività svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato. La ratio dell’intervento è evidente e condivisibile: si intendono penalizzare le delocalizzazioni di attività dall’estero all’Italia solo apparenti, ossia prive di sostanza economica, e si intende riconoscere l’agevolazione, che è a carico dell’Erario italiano, solo ad attività che siano svolte e abbiano una ricaduta sul territorio dello Stato. In tal senso la norma potrebbe essere così interpretata: il commissionario italiano deve avere personale, locali e attrezzature in Italia adeguati a svolgere e coordinare il progetto di ricerca; qualora il commissionario si avvalga anche dell’attività di sub commissionari, sia terzi sia infragruppo, l’agevolazione può spettare pure su questa parte di costi qualora tali soggetti svolgano la loro attività “in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato”.


Prossime scadenze

Calendario
Scadenza del 16 giugno 2025
Mod. 730/2025

Per le dichiarazioni presentate al CAF / professionista abilitato entro il 31.5:consegna al dipendente / pensionato / collaboratore del mod. 730 e del prospetto di liquidazione mod. 730-3;invio telema...

Scadenza del 16 giugno 2025
Iva Liquidazione mensile

Liquidazione IVA riferita al mese di maggio e versamento dell’imposta dovuta. 

Scadenza del 16 giugno 2025
Irpef Ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente e assimilati

Versamento delle ritenute operate a maggio relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati (collaboratori coordinati e continuativi – codice tributo 1001). 

Scadenza del 16 giugno 2025
Irpef Ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo

Versamento delle ritenute operate a maggio per redditi di lavoro autonomo (codice tributo 1040).