Gli elementi dei bilanci da considerare per la verifica della condizione di operare in regime di holding secondo la normativa Atad (D.Lgs. 142/2018) sono ora solo quelli patrimoniali, avuto riguardo all’eliminazione dell’abbinamento con i proventi finanziari del Conto economico. Come chiarito dall’Agenzia delle entrate, questa verifica andrà effettuata con l’approvazione dei bilanci chiusi al 31 dicembre 2018, da cui decorreranno i 30 giorni per le comunicazioni all’anagrafe tributaria. Tenuto conto di questo, le holding verificheranno la loro appartenenza alle “società di partecipazione non finanziaria” quando gli elementi patrimoniali avranno superato il 50% del totale dell’attivo oppure l’attività di assunzione di partecipazioni sia esercitata in via esclusiva. Va precisato che, oltre al valore delle partecipazioni, gli elementi patrimoniali da sommare saranno esclusivamente quelli relativi alle attività finanziarie svolte verso le società del gruppo, come i finanziamenti infragruppo; restano pertanto esclusi tutti gli altri elementi intercorrenti con le società partecipate, come i crediti e i debiti commerciali nonché quelli derivanti da royalties, da affitti o locazioni operative nonché da accordi di consolidamento fiscale, escluso il leasing finanziario. Qualche dubbio sorgerebbe, inoltre, circa l’esclusione dal computo degli in-vestimenti di liquidità, in quanto attività finanziarie non intercorrenti con le società partecipate.