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Certificato previdenziale A1 dal 1° settembre solo online

Pubblicato il 13 giugno 2019 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

Dal 1° settembre le domande di rilascio del documento portatile A1 inoltrate dai datori o loro intermediari previdenziali (ex lege 12/1979) dovranno essere presentate all'INPS esclusivamente in via telematica: lo ricorda l'Istituto previdenziale nella circolare numero 86 del 6 giugno.
Il certificato (noto anche come "Formulario A1") serve in pratica a certificare quale legislazione di sicurezza sociale sia applicabile al suo possessore ed ha sostituito, fin dal 2010, il vecchio formulario E101. Si applica ai paesi membri Ue ed ai Paesi SEE (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) nonché alla Svizzera.
Le nuove modalità attengono alle sole richieste avanzate da parte datorile, ossia per i lavoratori marittimi, i lavoratori subordinati distaccati e l'accordo in deroga per distacco di lavoratori dipendenti. Le richieste formulate dal lavoratore, invece, continueranno a dover essere presentate utilizzando le vecchie modalità.
Operativamente l'invio telematico si effettua dal sito internet www.inps.it, "Portale delle Agevolazioni (ex-DiResCo)" > "Distacchi" (Procedura per la richiesta della certificazione A1 in applicazione della normativa UE). Effettuata l'autenticazione ed inserita la matricola Inps, sarà possibile visualizzare l'elenco dei lavoratori per i quali sono state effettuate richieste della certificazione A1 ovvero inserire nuove richieste.
Per le richieste accolte sarà contestualmente prodotta la certificazione A1 in formato pdf, una copia della quale sarà inviata alla casella mail del datore (della avvenuta definizione sarà data notizia via e-mail e/o via sms utilizzando i recapiti indicati nella domanda).
Come preannunciato le richieste provenienti dal lavoratore saranno gestite con le vecchie modalità. Tra queste ultime di particolare interesse l'ipotesi del lavoratore, autonomo o subordinato, assoggettato alla legislazione dello Stato in cui lavora (art. 11, par. 3, lett. a), Reg. (CE) 883/2004). Precisa la circolare che in questo caso il presupposto per l'emissione del certificato A1 è la sussistenza di una situazione, diversa dal distacco o dalla ipotesi di esercizio di attività lavorativa in più stati, nella quale il lavoratore si trova ad avere per motivi di lavoro e di residenza un collegamento con più di uno Stato dell'Unione europea. Per esempio. nel caso di un lavoratore frontaliero che svolga attività di lavoro dipendente o autonomo in Italia e risieda in un altro Stato (ad esempio, Austria).
Il certificato servirà ad evitare al lavoratore l'assoggettamento agli obblighi di sicurezza sociale vigenti nello Stato di residenza certificando che tale lavoratore è soggetto esclusivamente alla legislazione dello Stato in cui esercita la sua attività lavorativa. La richiesta potrà essere inoltrata dal lavoratore alla Struttura territoriale INPS del luogo di svolgimento dell'attività lavorativa (lavoratore subordinato) o a quella presso cui è iscritto (lavoro autonomo). Il relativo modulo di domanda è in via di definizione e sarà presto disponibile in rete.


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