L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 197/2019 ha offerto alcuni chiarimenti in merito alla deducibilità della perdita sofferta verso clienti stranieri. La mancanza di atti formali interruttivi della prescrizione non consente di escludere ogni intento liberale, come, invece, accadrebbe se si fossero acquisite evidenze probatorie comprovanti lo stato di effettiva insolvenza dei debitori stranieri.