La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28158, ha statuito che il commercialista rischia una condanna penale per frode fiscale per il solo fatto di essere a conoscenza di gravi anomalie contabili del cliente. Per tale reato risponde anche a titolo di dolo eventuale e cioè accettando il rischio della condotta poco limpida dell'imprenditore.