Conservare ove possibile l’attività aziendale e tutelare i lavoratori coinvolti nelle crisi, attribuendo anche ai dipendenti un ruolo più incisivo nel monitoraggio e nella gestione della crisi stessa. Sono questi alcuni aspetti chiave del nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, il D.Lgs. 14/2019. Per la prima volta, il Codice introduce una disciplina specifica di collegamento e di armonizzazione tra le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza e alcuni fondamentali istituti del diritto del lavoro. Sono così chiariti alcuni aspetti che - nella normativa antecedente - non sempre avevano trovato una regolamentazione organica (più spesso lasciata all’intervento giurisprudenziale). Per la prima volta è introdotto l’obbligo - anche a carico di imprese che in precedenza ne erano esentate - di dotarsi di organi di con-trollo anticrisi con funzioni di monitoraggio e segnalazione agli amministratori della società. In base al-la riforma, il mancato versamento dei contributi previdenziali farà sorgere in capo all’Inps un obbligo di segnalazione quando il debitore è in ritardo di oltre sei mesi nel versamento di contributi previdenziali di ammontare superiore alla metà di quelli dovuti nell’anno precedente e superiore alla soglia di 50mila euro.