L'Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 344/2019, ha statuito che, l’apporto in una Sicaf di immobili siti in Italia, appartenenti a un fondo immobiliare tedesco e intestati alla branch italiana della Sgr tedesca che gestisce il fondo, al fine di riorganizzare questa attività immobiliare costituisce un atto realizzativo, come tale soggetto all’ordinaria disciplina delle cessioni di beni a titolo oneroso: le plusvalenze concorrono a formare il reddito imponibile ai fini Ires e Irap, a meno che non venga effettuata l'opzione per l'imposta sostitutiva del 20%; ai fini delle imposte indirette, qualora l'apporto sia costituito da una pluralità di immobili prevalentemente locati, l'operazione è considerata come un conferimento d'azienda in società e, pertanto, è fuori campo Iva e le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa.