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Trasparenza sugli aiuti di Stato, non c'è moratoria per le sanzioni

Pubblicato il 29 agosto 2019 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

Le modifiche apportate alle norme contenenti gli obblighi di trasparenza delle erogazioni pubbliche ricevute rischiano di essere assai meno efficaci di quanto era, probabilmente, nelle intenzioni del Legislatore. Secondo la risposta diffusa dal Mise, qualora l'impresa rediga «in via facoltativa» la Nota integrativa, essa, al fine di adempiere all'obbligo di trasparenza, deve fare menzione di tale pubblicazione sul sito o portale digitale, «mediante rinvio al documento completo o, eventualmente, mediante pubblicazione, anche per estratto, della Nota integrativa stessa». Quindi, per le micro-imprese, l'eventuale indicazione delle erogazioni pubbliche nella Nota non consente di evitare l'indicazione sul sito o portale digitale. Sul piano sanzionatorio, la risposta resa dal Mise è sorprendente. Il comma 125-ter, L. 124/2017 stabilisce che «a partire dal 1° gennaio 2020» l'inosservanza degli obblighi di cui ai commi 125 e 125-bis comporta una sanzione pari all'1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2.000 euro, nonché la sanzione accessoria dell'adempimento agli obblighi di pubblicazione. Questa disposizione è stata letta come la previsione di un periodo di “transizione”, coincidente con l'esercizio 2018, privo di sanzioni, per permettere alle imprese di familiarizzare con i nuovi adempimenti. Invece, nella risposta fornita, il Mise sostiene che il disallineamento temporale non comporterebbe alcun esonero dalla responsabilità rispetto agli obblighi previsti dalla norma, per cui le sanzioni ridotte dal decreto Crescita si applicherebbero anche alle omissioni commesse nei bilanci depositati nel 2019 con riferimento all'esercizio 2018 (ovvero sui siti internet per chi è obbligato a tale forma di pubblicità). Semplicemente, le sanzioni verrebbero irrogate a partire dal 1° gennaio 2020, ma non solo con riferimento agli obblighi relativi alle erogazioni 2019 (co- me si immaginava), ma anche relativamente agli obblighi sulle erogazioni 2018.