Notizia

Niente recesso per insulti diffusi su una chat privata

Pubblicato il 19 novembre 2019 Il Sole 24 Ore; Italai Oggi;

Il Tribunale di Firenze, con sentenza del 16 ottobre 2019, ha statuito che l’utilizzo di una chat su whatsapp tra colleghi di lavoro per veicolare messaggi vocali di contenuto offensivo, minatorio e razzista nei confronti di un superiore gerarchico e di altri dipendenti non ha contenuto diffamatorio, non costituisce violazione dell’obbligo di fedeltà e non ha, in definitiva, portata rilevante sul piano disciplinare. Il contenuto privato della chat, ritenuto tale dal giudice perché ristretto a un numero chiuso di partecipanti, rende il fatto contestato privo del carattere della illiceità, con conseguente condanna del datore, anche in un rapporto attivato nel regime delle tutele crescenti, alla reintegrazione in servizio del dipendente e al risarcimento del danno in misura pari a tutto l’intervallo non lavorato (nel limite massimo di 12 mensilità).


Prossime scadenze

Calendario
Scadenza del 10 novembre 2025
Mod. 730/2025 Integrativo

Consegna, da parte del CAF / professionista abilitato al dipendente/ pensionato / collaboratore, della copia del mod. 730/2025 integrativo e del relativo prospetto di liquidazione 730-3 inte...

Scadenza del 17 novembre 2025
Iva Liquidazione mensile e trimestrale

Liquidazione IVA riferita a ottobre e versamento dell’imposta dovuta;liquidazione IVA riferita al terzo trimestre e versamento dell’imposta dovuta maggiorata degli interessi dell&rsqu...

Scadenza del 17 novembre 2025
Irpef Ritenute alla fonte redditi di lavoro dipendente e assimilati

Versamento delle ritenute operate a ottobre relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati (collaboratori coordinati e continuativi – codice tributo 1001).

Scadenza del 17 novembre 2025
Irpef Ritenute alla fonte redditi di lavoro autonomo

Versamento delle ritenute operate a ottobre per redditi di lavoro autonomo (codice tributo 1040).