L’Ufficio del massimario della Corte di Cassazione nella relazione 3/2020 illustra le modifiche normative intervenute in materia di reati tributari a opera del D.L. 124/2019 evidenziando come si potrà accedere al patteggiamento per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di false fatture ovvero con altri artifici, senza effettuare il pagamento del debito tributario. Sarà più agevole il sequestro per equivalente nei confronti delle società i cui rappresentanti legali commettono un reato tributario e l’estensione ai delitti fiscali della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti non pone problemi di ne bis in idem rispetto alle sanzioni tributarie che già colpiscono le società. Inoltre, vi è la possibilità di beneficiare della causa di non punibilità per le dichiarazioni fraudolente mediante utilizzo di false fatture e con altri artifici se l’interessato provvede a regolarizzare la violazione prima che l’autore abbia avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell’inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali.