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Dichiarazione infedele, soglie più basse per il reato

Pubblicato il 21 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

Con le novità apportate dal D.L. fiscale si amplia la rilevanza penale del delitto di dichiarazione infedele dei redditi e dell’Iva, nel contempo l’illecito sarà punito più severamente in quanto vengono innalzate le pene edittali. Queste nuove sanzioni ora consentiranno anche l’applicazione degli arresti domiciliari, del divieto di espatrio e delle altre misure coercitive previste dal codice di rito, finora precluse per questo delitto. Risponde di questo reato chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o l’Iva, indica in una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi inesistenti, quando, congiuntamente: l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, a 100.000 euro; l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi inesistenti è superiore al 10% dell’ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o, comunque, è superiore a 2 milioni di euro. La sanzione è stata innalzata alla reclusione da 2 anni a 4 anni e 6 mesi.