È possibile che già alcuni aspetti dei bilanci 2019 siano interessati dagli effetti del coronavirus. Siamo in presenza di accadimenti successivi alla data di chiusura dei bilanci 2019, e quindi occorre fare riferimento alle indicazioni del Principio contabile Oic 29. Nella maggior parte dei casi, gli effetti dell’epidemia si stanno concretizzando in una contrazione dei ricavi e degli incassi, non compensata da una riduzione di spese per la presenza di costi fissi, e quindi in una riduzione degli utili. Il paragrafo 61 dell’Oic 29 ricorda che «i fatti del tipo (b) non sono rilevati nei prospetti quantitativi del bilancio; tuttavia, se rilevanti sono illustrati nella nota integrativa perché rappresentano avvenimenti la cui mancata comunicazione potrebbe compromettere la possibilità per i destinatari dell’informazione societaria di fare corrette valutazioni e prendere appropriate decisioni». La Relazione sulla gestione, inoltre, deve illustrare i rischi aziendali e l’evoluzione prevedibile della gestione (articolo 2428, cod. civ.). Non è da escludere che si possano verificare casi in cui quanto sta accadendo arrivi a mettere in crisi il presupposto della continuità dell’attività aziendale. In tali ipotesi estreme, occorre innanzitutto attenersi al principio Oic 29 («se il presupposto della continuità aziendale non risulta essere più appropriato al momento della redazione del bilancio, è necessario che nelle valutazioni di bilancio si tenga conto degli effetti del venir meno della continuità»), ma anche ricorrere ai criteri indicati dall’Oic 5, relativo ai bilanci di liquidazione. Un altro problema riguarda la valutazione alla fine dell’esercizio 2019 delle immobilizzazioni iscritte in bilancio.