Volontari in prima linea per fronteggiare l'emergenza Covid-19, con possibilità di retribuzione se contrattualizzati. Tra le misure varate dal Governo lo scorso 9 marzo c'è anche lo “sblocco” dei volontari degli enti non profit, attraverso la disapplicazione temporanea dell'articolo 17, comma 5, D.Lgs. 117/2017, che prevede una generale incompatibilità tra la qualità di volontario e qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato, autonomo o comunque retribuito con l'ente di cui il volontario è socio o associato o tramite il quale svolge la propria attività. La misura rivede per il momento questa limitazione. Attenzione però, questo non vuol dire che i volontari potranno essere retribuiti in quanto tali. Il D.P.C.M., infatti, deroga soltanto all’incompatibilità di cui all’articolo 17, comma 5 e non anche al divieto di erogare compensi ai volontari (salvo le spese effettivamente sostenute e documentate). Gli enti che vorranno utilizzare questa agevolazione, quindi, dovranno contrattualizzare i volontari come lavoratori, potendo solo in tal caso attribuirgli una retribuzione per il lavoro svolto.