Le proroghe dei versamenti e degli adempimenti fiscali e contributivi a seguito del coronavirus sono sta-te costruite in modo da determinare un ingorgo di scadenze nei mesi di maggio, giugno e luglio 2020. Alla fitta agenda dei nuovi termini si aggiunge anche quella più impegnativa dell'anno, in scadenza il 30 giugno 2020, e cioè il versamento a saldo delle imposte e dei contributi dovuti per il 2019 e il primo acconto per il 2020, in relazione ai modelli Redditi e Irap. L'ingorgo delle scadenze riguarda anche i paga-menti, in scadenza nel periodo dall'8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle emesse dagli agenti della riscossione, e i pagamenti dovuti a seguito di accertamenti esecutivi dell'Agenzia delle entrate, avvisi di addebito dell'Inps, atti di accertamento emessi dalle Dogane e atti di accertamento esecutivi emessi dagli enti locali. In questo caso, è chiesto il pagamento in unica soluzione entro il 30 giugno 2020. Un altro problema riguarda le rate della rottamazione ter, in scadenza ordinaria al 28 febbraio, che si “spostano” al 1°giugno 2020, sovrapponendosi alle altre rate della rottamazione in agenda lo stesso giorno e questa sovrapposizione peggiora la situazione.