Il nuovo credito d'imposta per gli affitti è ad effetto agrodolce: da un lato vengono ampliate le tipologie di immobili che danno accesso al bonus e si consente la fruizione dello stesso anche ai professionisti; dall'altro però sono introdotti paletti per gli affittuari (relativi alla contrazione del fatturato e al volume di ricavi/compensi 2019) che limitano enormemente la platea dei possibili utilizzatori dell'agevolazione. Queste sono le novità del ridisegnato credito d'imposta per i canoni di locazione (articolo 31 del decreto Rilancio), che non sostituiscono ma vanno a completare la portata del «vecchio» bonus per gli affitti di negozi e botteghe (articolo 65, D.L. 18/2020). Come indicato però al comma 10 dell'articolo 31, D.L. Rilancio, i 2 bonus, benché complementari, restano comunque alternativi e non cumulabili.