Il contributo alle piccole imprese previsto dal D.L. Rilancio presenta 2 aspetti positivi: è una somma a fondo perduto e non è fiscalmente rilevante, per cui il beneficio è integrale. La norma però non è esente da preoccupazioni e da critiche. In primo luogo, trattandosi di un supporto contingente, occorre che i tempi di erogazione siano i più veloci possibili. Sul piano formale, la norma è su alcuni aspetti confusa: i beneficiari sono individuati in base ai «ricavi» del 2019, poi viene richiesto un calo di «fatturato» (quindi un dato Iva non definito normativamente, che obbligherà a ulteriori chiarimenti, e che invece in norme analoghe dello stesso decreto – l’articolo 26 – è sostituito dal riferimento ai ricavi), e infine per definire la percentuale di contributo si torna alla nozione di «ricavi».