Con il D.L. 34/2020 il Legislatore interviene su 2 fronti relativamente agli avvisi bonari, da un lato rimettendo nei termini i contribuenti che non ne hanno effettuato il pagamento tra l'8 marzo e il 18 maggio 2020 e dall'altro, congelando per tutto il 2020 la notifica dei nuovi. La disposizione, contenuta nell'articolo 144, D.L. 34/2020, oltre a prevedere il pagamento in un'unica soluzione o con 4 rate mensili di pari importo a partire dal 16 settembre, presenta un'ulteriore agevolazione per i contribuenti. La remissione nei termini riguarderà non solo i pagamenti in scadenza delle comunicazioni di irregolarità, ovvero gli esiti del controllo automatizzato di cui agli articoli 36-I e 36-ter, D.P.R. 600/1973 e quelli ex 54-bis, D.P.R. 633/1972, ma abbraccerà anche le rate scadenti tra l'8 marzo e il 18 maggio 2020 di avvisi bonari precedentemente dilazionati dai contribuenti. Grazie all'articolo 157, D.L. 34/2020 gli avvisi bonari, gli atti di accertamento, di irrogazione delle sanzioni e le cartelle di pagamento riferite a 36-bis, 54-bis e 36-ter, i cui termini di decadenza scadono tra l'8 marzo e il 31 dicembre 2020, saranno emessi entro il 2020 ma notificati ai contribuenti non prima del 1° gennaio 2021 ed entro il 31 dicembre dello stesso anno.